SilverStone TJ11, analisi interna. Pt I
Partendo dal fatto che questa serie di cabinet SilverStone sono assolutamente unici nel loro genere (Serie FT02/RV01-2-3 e TJ11), basta una rapida occhiata dall’esterno per capire che anche in questo caso si ha di fronte un design fondamentalmente futuristico e moderno, che appunto rappresenta lo stato dell’arte e quindi frutto di uno studio molto avanzato ed innovativo sotto molteplici punti di vista.
Nella passata recensione dell’FT02LE avevamo scritto questo, e non c’è bisogno di aggiungere altro: “E’ proprio la ricercatezza nel design, unita alla presenza di caratteristiche di assoluto rilievo, che fanno di questo prodotto uno dei migliori che potete acquistare, e siamo certi che SilverStone continuerà a proporre, ideare e realizzare prodotti che come fine ultimo hanno solamente la ricerca dell’eccellenza. Nel mercato dell’ ICT si contano sulle dita di una mano le aziende che meritano davvero un elogio tanto evidente, ma tutti coloro i quali hanno visto e toccato con mano questi prodotti sanno benissimo di cosa stiamo parlando. Ad esempio, analizziamo un secondo, nel panorama dei cabinet attualmente in commercio, quale potrebbe essere il modello più avanzato ed interessante sotto il punto di vista delle prestazioni, dell’innovazione e del design. Per un motivo o per l’altro, in molti casi si seguono schemi di assemblaggio standard, sebbene ci siano indubbiamente caratteristiche uniche. Ad esempio prendiamo in esame il Thermaltake Level 10: un cabinet che sulla carta sembra davvero eccelso, che presenta una disposizione unica nel suo genere ma soprattutto un design semplicemente incredibile. Ma escluso il design, quali sono gli altri aspetti determinanti in un cabinet? Prestazioni termiche e facilità nell’assemblaggio. SilverStone, sebbene presenti forse un approccio leggermente old-style per quanto riguarda l’accessibilità e l’inserzione di sistemi tool-less, eccelle nei primi due fattori, specialmente nella dissipazione termica. Sono pochi i cabinet di fascia alta che riescono a rivoluzionare questo settore, e come vedrete le soluzioni SilverStone rappresentano la punta di diamante, il meglio attualmente esistente.”
Considerazioni simili valgono per il TJ11: il meglio attualmente esistente. Analizziamolo dall’interno:
Cablaggio
La parte posteriore, dietro al piatto della scheda madre, permette un cablaggio che si attesta su livelli elevati ma ci sono alcuni appunti importanti da fare: in primis il connettore da 8 PIN di alimentazione della scheda madre è difficile da posizionare posteriormente, se non impossibile in certi casi. Consigliamo di rivedere prima di tutto questo punto, a meno che non si decida di modificare i cavi tramite sleeving, una procedura ovviamente piuttosto complessa. Come secondo fattore abbiamo il groviglio di cavi alla base, per i connettori dei dischi. Questo infatti è proprio un punto a sfavore, sia esteticamente che a livello pratico perché i connettori molex da 4 PIN, per loro natura sono decisamente scomodi. Il connettore CP06 SilverStone risolve ill problema solo in parte, in quanto non permette l’installazione Hot-swap, non avendo una struttura di plastica su cui adattarsi. Lo spessore posteriore è buono ma poteva essere maggiore. Il TJ11 non è fonoisolato, a differenza dell’FT02, e quindi c’è uno spazio leggermente maggiore. Sono presenti dei meccanismi di aggancio che permettono un facile cablaggio interno e con qualche accortezza si avrà un sistema pulito. Nella parte bassa, tra le due ventole da 180mm inferiori, c’è uno spazio per il passaggio dei connettori di alimentazione, che è necessario sfruttare per avere un sistema ordinato. Il fissaggio delle schede video e delle periferiche aggiuntive avviene tramite la classica viteria, e consigliamo di tenere ben salde queste componenti per via della particolare posizione contro gravità.
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Piatto scheda madre
Il piatto della scheda madre, interamente in acciaio, è removibile ed è ruotato di 90 gradi in senso orario. La qualità costruttiva è elevatissima e sono presenti numerosi fori di cablaggio che, similmente ad altre soluzioni SilverStone, non presentano la parte terminale gommata; come è successo nel TJ-04 Evolution, anche qui SilverStone ha finemente rifinito i bordi di queste aperture, e quindi come vedete, non si rischierà minimamente di rovinare i cavi all’atto del montaggio.
Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.25’’ e 2.25’’
La gestione degli slot da 5.25” è classica e presenta un sistema di aggancio tramite le classiche viti metalliche, che bloccano le periferiche. In merito agli hard disk sono inseriti in una struttura migliorata rispetto a quella dell’FT02LE in quanto c’è anche la predisposizione per SSD, ed inoltre sono presenti sempre i quattro disaccoppianti in gomma, di tipologia diversa e migliore rispetto al passato. Un particolare interessante è la presenza dei sei connettori proprietari posteriori precedentemente menzionati ovvero i CP05, che permettono, uno per ogni disco, la feature Hot-Swap. Ricordiamo però che all’atto pratico non sarà possibile scollegare un hard disk a caldo, bensì solamente con il PC spento; molte volte viene pubblicizzata la possibilità dell’hot-swap in maniera erronea in quanto è possibile scollegare a caldo solamente qualora si fosse in presenza di particolari controller della gestione dei dischi rigidi, è quindi una procedura che sconsigliamo nella maniera più assoluta.
I dischi sono raffreddati da due ottime ventole AP121 nella porzione posteriore ed infatti le temperature registrate sono molto più basse della concorrenza. I dischi devono essere serrati tramite la consueta viteria dedicata negli appositi fermi, per poi essere inseriti orizzontalmente. Stesso dicasi per la gestione degli SSD, che però in questo caso vengono anche supportati nativamente in queste unità; sarebbe anche possibile installarli posteriormente tramite i due sistemi dedicati, inseriti nel bundle.